L’olio motore principalmente deve svolgere 2 funzioni basilari: raffreddare e lubrificare.
L’olio, che di per sé è un lubrificante, ha infatti anche l’importantissimo compito di raffreddare quelle parti del motore che non sono direttamente a contatto con il circuito di raffreddamento principale (come ad esempio i pistoni) e, nei modelli più datati (quelli definiti a raffreddamento misto “aria/olio”), ha una vera e propria funzione di “liquido di raffreddamento”. Il nostro caro (e spesso costoso) olio ha infatti il compito di far galleggiare i vari componenti creando una patina viscosa tra le superfici di contatto.
In sostanza pensate all’albero motore di un Maggiolino lanciata a tutto gas sul quarto di miglio al BugIn. Se questo albero non fosse lubrificato ottimamente l’attrito tra albero/banco e albero/bielle creerebbe un innalzamento mostruoso della temperatura con conseguente grippaggio e fusione dei componenti. (ogni tanto succede malgrado l’ olio …)
L’olio ha poi una funzione protettiva (ruggine e ossidazione) e detergente (pulizia delle morchie e dai residui).
Come è fatto un olio.
L’olio è composto da 2 elementi: BASE ed ADDITIVI
La base è quella più “sponsorizzata” e può essere minerale, sintetica o semisintetica.
Minerale : ricavata direttamente dalla raffinazione del petrolio grezzo o da sostanze presenti in natura.
Sintetica : ricavata totalmente da molecole costruite in laboratorio.
Semisintetica : ricavata dal miscelazione delle due di prima. (la normativa vigente garantisce che per definire un olio “semisintetico” la parte sintetica deve essere almeno il 25% del totale, prima ne bastavano poche gocce).
Gli additivi sono meno conosciuti e vengono presentati al pubblico come “accessori” dell’olio, in realtà un olio che non abbia nessun additivo, ci farebbe grippare dopo pochi metri
(i primi additivi risalgono agli anni ‘30). Alcuni di essi hanno potere antiossidante, detergente, antiusura, antischiuma, magnetico, multigrado…ecc.
Il significato dei numeri.
La numerologia dell’olio prevede principalmente due sigle SAE ed API.
SAE
La specifica SAE (Society of Automotive Engineers) è sinonimo di temperatura e viscosità (da non confondere con la densità, che è una cosa molto diversa), non tiene conto di nessun’altra caratteristica qualitativa.
L’ideale è un olio che sia poco viscoso a freddo per lubrificare ( e quindi scorrere) velocemente il motore in accensione, ma anche abbastanza viscoso a caldo per garantire una adeguata lubrificazione / galleggiamento (restare attaccato alle superfici ).
La sigla è composta da 2 numeri separati dalla lettera W.
I numeri indicano appunto la viscosità 5-10-20 ecc. , un olio 5 è meno viscoso di un olio 20 quindi scorre meglio ma lubrifica / protegge peggio.
Ad sempio valutiamo un Olio con sigla 5W 50:
5 prendiamo l’olio, lo mettiamo a – 18° e misuriamo la viscosità, in questo caso 5, quindi è un olio che scorre bene a temperature molto basse (unità di misura è il centipoises).
W vuol dire Winter (si, proprio inverno) e sta ad indicare che il numero che sta prima indica la viscosità a freddo (in questo caso il 5).
50 prendiamo l’olio, lo mettiamo a + 100° e misuriamo la viscosità, risultato 50, quindi è un olio che scorre male a caldo ma protegge molto bene . (l’unità di misura è il centistoke ).
L’unità di misura tra le due temperature cambia perché l’olio ha la tendenza a diventare più fluido con l’aumentare della temperatura e quindi non è stato ritenuto conveniente utilizzare la stessa unità.
Rimane invariata la regola che vuole una viscosità superiore all’aumentare del numero.
In pratica non è possibile fare un confronto diretto tra il 5 a freddo ed il 50 a caldo, un olio 30W 30 non scorre allo stesso modo a -18° e a + 100°
Il criterio di scelta deve tenere conto, per l’inverno, della minima temperatura ambiente cui il motore sarà sottoposto e della massima temperatura di funzionamento per l’estate.
Nel caso di una guida sportiva ed urbana o quando la temperatura dell’aria è elevata, il motore subisce alte temperature che accentuano il fenomeno. E’ quindi fondamentale utilizzare un olio che resti sufficientemente liquido, per distribuirsi bene nel motore e proteggere i pezzi meccanici e facilitare l’accensione.
Gli oli monogradi sono utilizzati generalmente quando la temperatura di funzionamento varia poco.
Un olio multigrado è meno sensibile alla temperatura.
Gli oli multigradi sono una classe particolare di oli, la cui curva di viscosità è tale da rispondere a più numeri SAE. Ad esempio un olio 15W-40 copre tutto il campo delle gradazioni 15W-20/30/40.
Torniamo al nostro Maggiolino lanciato sul quarto di miglio al Bug In, con un olio 10W 50 dovrebbe stare tranquillo sulla lubrificazione corretta ?
Sbagliato!
Perché? Perché la gradazione SAE ha effettuato la misurazione a +100° ma i motori ad alte prestazioni portano l’olio a temperature superiori ai 150° (circa il 50% in più!!!).
Qui entra in gioco l’ API.
La classificazione API (American Petroleum Institute) indica la qualità intrinseca dell’olio e si esprime in lettere, seguiti da un’altra lettera che indica la qualità .
La più recente versione (1980) della nuova classificazione API comprende dieci tipi di servizio, sei per motori a benzina e quattro per motori Diesel.
Le sigle dei diversi servizi sono formate da due lettere, delle quali la prima ìndica se l’olio è destinato a motori a benzina (lettera S) o a motori Diesel (lettera C) mentre la seconda è ottenuta dalla successione delle lettere dell’alfabeto. Si hanno quindi rispettivamente le due serie di sigle SA, SB, SC, SD, SE, SF e CA, CB, CC, CD.
In pratica prendono l’olio e lo massacrano, lo tritano, lo friggono, lo centrifugano e lo torturano. Poi vedono dopo il ciclo quanto “buono” è rimasto il povero olio e gli assegnano la seconda lettera. Un olio SH ha resistito molto meglio e ha mantenuto inalterate le sue qualità in maniera superiore rispetto ad un SB.
Questo ci spiega perché due oli con uguale SAE hanno magari prezzi molto differenti.
Se sullo scaffale del supermercato troviamo due oli con uguale SAE e uguale API sappiamo che l’eventuale differenza di prezzo è solo un problema di “marchio”.
Infine, per l’uso sui maggiolini la gradazione consigliata per i mezzi di uso normale e’ 15w40, meglio se minerale, e’ importante sostituirlo ogni 5000 km, inoltre, la temperatura dell’ olio non dovrebbe andare mai sopra i 110 gradi, non per l’olio, ma c’e’ un degradamento del magnesio del basamento.
Classificazione Olii SAE
Classificazione Olii API per motori a benzina