Notizie, dubbi, curiosità sul maggiolino dall’inizio produzione ai giorni nostri.

MODELLI PRE 1949

PRO: rarità ai massimi livelli! Se riesci a trovare uno di questi modelli, compralo subito!

CONTRO: molto raro, i ricambi sono in pratica introvabili anche conoscendo le persone giuste, collezionisti, ricambisti ecc. il restauro è sempre un’impresa, si sa quando si comincia ma si potrebbe anche non finire. E’ sicuramente una macchina da conservare in un museo, sconsigliato l’uso quotidiano.

CONCLUSIONE: lento, spoglio, spartano, ma il massimo a livello collezionistico.

MODIFICHE: ruote 5.00×16, freni a cavo, coppe ruota con simbolo vw grande, carburatore solex con filtro aria a forma di fungo. Dal ’49 coppe ruota con simbolo vw piccolo, eliminato supporto per manovella dal paraurti posteriore, tappo serbatoio con stemma vw, nuovi rostri paraurti, orologio meccanico sull’export, verniciatura acrilica.

CURIOSITA’: gli interni dei primi maggiolini, specie durante il periodo post bellico erano veramente spartani, addirittura la tappezzeria era incollata con colla di pesce! Prima della guerra i dipendenti della Volkswagen potevano comprare un maggiolino con la “sparkarte”, praticamente un finanziamento col quale ogni dipendente otteneva dei buoni detratti dal salario per l’acquisto della macchina, purtroppo con lo scoppio della seconda guerra mondiale tutta la produzione venne convertita per l’uso bellico ed i risparmiatori-operai restarono senza macchina. Non dimentichiamo nemmeno che tra i primi operai a kdf-stadt la moderna Wolfsburg c’erano anche degli italiani inviati da Mussolini per ottenere favori da Hitler, erano alloggiati in miseri capanni e non facevano una gran bella vita.

 

VALORE10 GUIDABILITA’: 1

 

 Presentazione: a sinistra Porsche a destra Hitler, a lato la tessera di risparmio,

 in basso: la posa della prima pietra della fabbrica VW a Wolfsburg.

 

1950-1951

PRO: ogni split window (o due vetrini) è un ottimo acquisto, ma bisogna pagare un pegno per questo: soldi, soldi, soldi. Il motore da 25hp è molto affidabile ma alcuni ricambi sono diventati ormai rari.

CONTRO: Trovarne uno che non sia stato restaurato e a volte pasticciato è difficile, mettete in preventivo una bella cifra per il ripristino alle condizioni originali, gli interni e molti altri particolari si possono trovare, ma costano!

CONCLUSIONE: grande investimento per chi vuole un maggiolino d’epoca, non è il massimo girarci sulle strade attuali, anche se le ruote di 16″ aiutano.

MODIFICHE: tetto apribile in tela a richiesta, vetri porte con sagomatura per circolazione aria, volante a due razze sull’export, portacenere nel cruscotto. Dal ’51 profilo cromato sul parabrezza, stemma di Wolfsburg sul cofano anteriore, prese aria sui fianchi anteriori, cuscini poggiabraccia sul divano posteriore sull’export, tasche sui pannelli porta solo sul cabriolet.

CURIOSITA’: nel febbraio 1950 esce dalla catena il primo transporter.

VALORE10 GUIDABILITA’: 2

 La serie transporter o typ 2.

1952-1953

PRO: meno fragile del modello split precedente, con già alcune migliorie del modello ovale, come luci di posizione, disegno del cruscotto e altri particolari cromati. Le nuove ruote da 15″ rendono più facile il montaggio di pneumatici “comuni”. Ben costruita mantiene elevato il suo valore.

CONTRO: l’età e come ogni split la rarità e la mancanza di ricambi. Il motore da 25hp comincia a segnare il passo.

CONCLUSIONE: un passo avanti rispetto alle serie precedenti, questo modello molto raro è tuttavia un ibrido fra split e ovale e non è molto gradito ai collezionisti.

MODIFICHE: deflettori alle portiere, nuova luce targa, cruscotto ridisegnato, luci posteriori ridisegnate a cuore, comando frecce al volante, nuovi paraurti senza nervatura. Dal ’53 lunotto ovale.

CURIOSITA’: il 23 marzo del 1953 nasce la filiale Volkswagen in Brasile. Nel 1952 il 41,4% della produzione di maggiolini era destinata all’export. Molti proprietari di “due vetrini” non resistettero alla tentazione di trasformare il loro “split” in “ovale” segando via la lamiera interposta nel lunotto posteriore.

 

VALORE10 GUIDABILITA’: 2

1954-1955

PRO: l’ovalino è annoverato tra i migliori maggiolini mai costruiti, la qualità delle finiture è elevata, l’ampliamento del lunotto ed il nuovo motore da 1192cc rendono questo modello usabile anche tutti i giorni, anche per via del cambio sincronizzato. Relativamente facile da trovare, richiede tuttavia esperienza nel restauro.

CONTRO: come tutte le macchine vecchie necessita cure e manutenzione soprattutto contro la ruggine che, se mascherata potrebbe riaffiorare in tempi brevissimi. Le parti di carrozzeria originali in particolare parafanghi anteriori e cofani sono difficilissimi da trovare come anche alcune parti di meccanica.

CONCLUSIONE: con un ovale non si sbaglia mai, divertente da guidare, se ben curato, non richiede grossi investimenti di denaro.

MODIFICHE: avviamento con chiave al posto del pulsante sul cruscotto, nuovi fanali posteriori ovali, nuova vernice sul cabriolet. Dal ’55 modelli USA con lampeggiatori al posto delle frecce a bacchetta.

CURIOSITA’: a partire dall’agosto del 1955 tutte le modifiche per l’anno successivo sono introdotte quando le catene di montaggio sono chiuse e si possono quindi aggiornare. Per cui un modello prodotto dal settembre appartiene già all’anno entrante. Il 5 agosto del 1955 esce dagli stabilimenti la milionesima vettura.

 

VALORE10 GUIDABILITA’: 3

L’ovalino giallo oro nella foto centrale è esposto al museo Vw a Wolfsburg ed ha tutte le parti cromate ricoperte in cristalli Swarowsky.

In basso, la cerimonia della milionesima vettura.

1956-1957

PRO: qualsiasi ovale col tettuccio apribile o cabrio è degno di considerazione, non solo sono ottime auto, ma mantengono elevato il loro valore col passare del tempo.

CONTRO: il tessuto del tettuccio o capote risente sicuramente del passare del tempo e questo è un avvertimento per problemi di ruggine. Riparare questi particolari è molto costoso anche se qualche ricambio è ancora disponibile.

CONCLUSIONE: buona macchina ma occhio alla ruggine che è sempre in agguato, non esiste niente di meglio di un ovale con tettuccio apribile o cabrio!

MODIFICHE: nuovo volante, schienali sedili regolabili su tre posizioni, modelli USA con paraurti rinforzato (a richiesta in europa). Dal ’57 specchietto esterno di serie solo in Germania, a richiesta altri stati, logo vw sulle borchie verniciato nero.

CURIOSITA’: l’otto marzo del 1956 nasce la Volkswagen in Sud Africa. Il 28 dicembre 1957 esce dalla catena la 2.000.000 Volkswagen.

 

VALOREGUIDABILITA’: 4

1958-1959-1960

PRO: dall’agosto del 1957 e con il consiglio di Pininfarina, è introdotto il lunotto posteriore rettangolare, più grande quindi, per una migliore visuale in retromarcia. La qualità dei materiali utilizzata è sempre di standard elevato e questo si può considerare il maggiolino allo stato dell’arte.

CONTRO: a dispetto del look questa macchina è poco diversa dagli ovali, con tutti gli svantaggi. Il motore da 30hp è affidabile se tenuto correttamente, ma un po’ obsoleto nell’uso quotidiano.

CONCLUSIONE: attualmente sottovalutato, quest’ibrido è un mezzo veramente affidabile, senza il fascino dei modelli più vecchi tuttavia mantiene tutte le caratteristiche d’affidabilità e robustezza. Il lunotto ampliato permette di usare la vettura senza patemi, assolutamente da comprare.

MODIFICHE: nuovo cruscotto, acceleratore piatto anziché a rotella, frecce sui parafanghi (USA), parabrezza leggermente ampliato. Dal ’59 aletta parasole imbottite anziché in plastica trasparente. Dal ’60 volante a calice, maniglie porta con pulsante, schienali sedili più avvolgenti, frecce sui parafanghi, luci posteriori ingrandite solo per Italia, Austria, Belgio, Svizzera.

CURIOSITA’:il 25 agosto del 1959 esce dalla catena di montaggio la 3.000.000ma volkswagen (nella foto).

 

VALOREGUIDABILITA’: 5

1961

PRO: ottima qualità costruttiva e ricca di particolari. L’introduzione delle frecce rappresenta un passo avanti per l’uso quotidiano. Il nuovo motore con 34hp offre una guida più briosa unita al nuovo cambio in un solo pezzo con marce sincronizzate.

CONTRO: c’è poco da dire tranne il solito problema relativo alla ruggine che si presenta sugli esemplari mal conservati.

CONCLUSIONE: complessivamente buona vettura adatta anche all’uso quotidiano, ottime verniciature e qualità costruttiva.

MODIFICHE: introduzione del lavavetri a pompetta.

CURIOSITA’: il 4 dicembre 1961 esce dalla fabbrica il 5.000.000 maggiolino (nella foto).

 

VALOREGUIDABILITA’: 5

1962-1963

PRO: i nuovi fanali posteriori consentono di essere visti meglio, i modelli con tettuccio e cabriolet spuntano quotazioni molto alte. Questi modelli anni ’60 sono ritenuti tra i migliori mai costruiti.

CONTRO: pochi. Il sistema di riscaldamento fino al dicembre del 1962 è ad aria viziata e puzza parecchio, l’aria calda passa attraverso le alette dei cilindri. Dal ’63 le cose migliorano molto, viene introdotto un nuovo sistema con scambiatori di calore esterni ed aria in pressione proveniente dalla cassa ventola.

CONCLUSIONE: il miglior maggiolino mai costruito: frecce, riscaldamento e affidabilità generale migliorati, cosa pretendere di più?

MODIFICHE: indicatore livello carburante, sparisce quindi il rubinetto della benzina, cofano anteriore controbilanciato, attacchi per le cinture di sicurezza. Dal ’63 il cielo è in vinile anziché in panno ed è abolito lo stemma di Wolfsburg sul cofano anteriore.

CURIOSITA’: nel 1963 il maggiolino è la vettura estera più venduta in Italia, con oltre quarantaduemila unità immatricolate! Per avere il maggiolino occorrevano oltre cinque mesi d’attesa!

 

VALOREGUIDABILITA’: 6

1964

PRO: L’introduzione del tettuccio apribile in metallo rappresenta la maggiore caratteristica dei modelli 1964, oltre al restyling d’alcuni componenti secondari fatti durante gli anni 60.

CONTRO: performance del motore, il peso comincia a farsi sentire. Problemi legati alla ruggine.

CONCLUSIONE: una continua evoluzione di migliorie, è l’ultimo modello con vetri laterali piccoli e parabrezza piatto. Se ne trovate uno compratelo.

MODICHE: nuova luce targa ingrandita, vinile dei sedili poroso, coppe ruota senza logo vw verniciato, per l’Italia ripetitori frecce sul montante del parabrezza.

CURIOSITA’:la daimler-benz e la volkswagen annunciano la loro intenzione di lavorare in cooperazione, che sarà estesa alla auto union di Ingolstadt, rinasce l’Audi.

 

VALOREGUIDABILITA’: 6

1965

PRO: l’ampliamento di tutte le superfici vetrate, incrementa la visibilità, togliendo tuttavia il fascino dei vecchi modelli. Il nuovo avantreno, concepito per un maggiore controllo, garantisce una tenuta di strada ed una maneggevolezza finora sconosciute.

CONTRO: Il vecchio look è andato perduto, il parabrezza è leggermente convesso, la nuova generazione di maggiolini si fa avanti, quotazioni in ribasso, occhio alla ruggine.

CONCLUSIONE: discreta vettura e qualità costruttiva, ancora facilmente reperibile, tuttavia la ruggine rappresenta un problema anche se i ricambi si trovano facilmente.

MODIFICHE: parabrezza leggermente curvo, vetri ampliati, alette parasole orientabili, nuovi comandi riscaldamento a levette, nuovi deflettori alle porte, maniglia cofano anteriore con pulsante, frecce sui parafanghi più grandi.

CURIOSITA’:in dicembre nasce nel centro operativo la Wolfsburg la più moderna ed efficiente galleria del vento d’Europa.

 

VALOREGUIDABILITA’: 7

1966

PRO: il nuovo motore 1300cc rappresenta un gran miglioramento delle prestazioni, mantenendo comunque la velocità sotto i 135 km/h. Tuttavia, specie in italia il best seller rimane sempre il motore 1200, per via delle tasse.

CONTRO: non è uno dei migliori acquisti che si possano fare, controllare bene: avantreno, e fondi. Probabilmente gli standard produttivi iniziavano a segnare il passo.

CONCLUSIONE: discreta macchina con buon motore i colori più comuni erano il sea blue ed il rosso, da comprare solo se in ottime condizioni.

MODIFICHE: coppe ruota piatte, cerchi ruota forati, devioluci con leva al volante invece del pulsante sul pavimento.

CURIOSITA’: il 18 ottobre nasce la “volkswagen leasing gmbh”. La 12milionesima volkswagen esce dalle linee di montaggio, questo include: 9 milioni di maggiolini, 1,2 milioni di typ3 e 1,8 milioni di transporter.

 

VALORE: 7 GUIDABILITA’: 7

1967

PRO: modello costruito solo per quest’anno a se stante quindi per numerosi particolari non intercambiabili con gli altri modelli. Con l’introduzione del motore 1500 da 44 CV migliorano le prestazioni, i freni anteriori sono ridisegnati, il ’67 è il maggiolino più veloce e la base di partenza per ogni cal-look.

CONTRO: il fatto di essere stato costruito solo per un anno significa che alcuni particolari sono difficili da trovare, specie i lamierati. Inoltre anche se la qualità costruttiva è buona, alcuni punti sono soggetti a ruggine.

CONCLUSIONE: la base di partenza per ogni tipo d’elaborazione specie nei drag contest, i freni a disco sul 1500 migliorano nettamente il comportamento stradale. Come vettura non è un grande investimento, ma se avete intenzione di elaborarlo siete sulla strada giusta.

MODIFICHE: motore da 1500 offerto in alternativa alle altre motorizzazioni, i freni a disco erano di serie sul 1500 e a richiesta sul 1300. Doppio circuito frenante, barra stabilizzatrice posteriore. Nuovo cofano motore, nuove maniglie porta, serrature di sicurezza alle porte, volante e pomelli in plastica nera, tubi posteriori dei paraurti America modificati.

CURIOSITA’:in agosto nasce il nuovo transporter.

 

VALOREGUIDABILITA’: 7

1968-1969

PRO: il maggiolino diventa finalmente una vera utilitaria mantenendo tuttavia il suo fascino iniziale, completamente ridisegnato, acquisisce un look più moderno. Nuovo l’impianto a 12v, sono così scongiurate le cadute di tensione presenti sui vecchi modelli.

CONTRO: la macchina è completamente nuova, ha perso un po’ delle sue caratteristiche originali, in questo periodo la Volkswagen non curava moltissimo le finiture e la ruggine fa sempre più frequentemente la sua comparsa.

CONCLUSIONE: non sono i modelli tra i più ricercati, comunque non c’è nulla che non vada, a parte il look che non è più quello di una volta. Il peso aumentato non consente di ottenere prestazioni brillanti ed i consumi aumentano. Ottimo per l’uso quotidiano.

MODIFICHE: impianto elettrico a 12 volt su tutti i modelli tranne che sullo standard, piantone dello sterzo collassabile, cambio semiautomatico optional, paraurti maggiorati a lama in unico pezzo, luci posteriori maggiorate con fari retromarcia integrati (a richiesta), fanali anteriori modificati, prese aria per ventilazione dinamica, cruscotto imbottito (optional), nuove maniglie porte, tappo serbatoio benzina esterno. Dal 1969, poggiabraccia privo del listello cromato, sportello carburante apribile dall’interno, lunotto termico (optional).

CURIOSITA’:il 29 novembre 1968 esce la 15milionesima volkswagen, in foto potete vedere i primi esperimenti sull’airbag (1969)

 

VALORE: 6 GUIDABILITA’: 7

1970

PRO: il maggiolino è maturato, dalla fine degli anni ’60 è diventato una vera automobile, inoltre con l’arrivo di svariati tipi di motorizzazione ognuno può scegliere quello che più si adatta alle proprie esigenze.

CONTRO: la ruggine decreta inesorabilmente il declino di questa serie, non è un ottimo affare, poco richiesto ha valutazioni veramente basse, occhio ai bidoni!

CONCLUSIONE: se state scegliendo una macchina per fare un investimento lasciate perdere, se avete uno di questi modelli, sappiate che non avete una Rolls in garage!

MODIFICHE: nuovo motore 1600, in sostituzione del 1500. Carburatore con termostato automatico, cofano motore con due griglie aggiuntive su 1300 e 1600, cerchioni verniciati in argento.

CURIOSITA’:in settembre nasce la K70.

 

VALOREGUIDABILITA’: 8

1971-1972

PRO: mentre il maggiolino rimane immutato nasce il maggiolone, spazio bagagli ampliato, migliore tenuta di strada grazie al sistema Mc Pherson all’avantreno e ai bracci interconnessi al retrotreno.

CONTRO: questa serie chiamata 1302, nonostante moltissime migliorie snatura la filosofia costruttiva del maggiolino che, visto l’aumento di peso meriterebbe motori più potenti. I leveraggi di sterzo sono molto delicati e non hanno una durata eterna.

CONCLUSIONE: per la prima volta l’anima del maggiolino si sdoppia, per i puristi esiste il vero ed il solo “beetle” che tuttavia continua ad essere prodotto. Il 1302 o maggiolone vetro piatto farà registrare nuovi record di vendite, e quindi di conseguenza scarso valore del mezzo. Il cabrio dal 1971 diventa “maggiolone”.

MODIFICHE: semiassi posteriori a doppio snodo su 1302 e 1302s, sospensioni anteriori Mc Pherson su 1302 e 1302s, nuovi collettori e condotti aspirazione su motori 1300/1600, potenza del 1300 elevata a 44cv. Cofano anteriore modificato su 1302, vano bagagli anteriore raddoppiato sul 1302 e 1302s, passo maggiorato di 2 cm sul 1302/1302s, ganci per il traino d’emergenza, bocchetta ventilazione dinamica dietro i finestrini posteriori (tranne standard). Dal 1972: analisi check motore, spia circuito freni, lunotto più grande di 4 cm verso l’alto, quattro serie di griglie sul cofano motore (1300 e 1600), volante a quattro razze, comando tergicristallo al volante.

CURIOSITA’: nel febbraio 1972 il maggiolino con 15.007.034 unità prodotte si appresta al superamento del record di produzione appartenente alla Ford “T”.

 

VALOREGUIDABILITA’: 8

1973

PRO: nasce il 1303, ovvero il “panorama kafer” che non è altro che un 1302 con parabrezza panoramico. E’ comunque incredibile quello che la Volkswagen è riuscita a fare, ha reso finalmente il maggiolino una quasi-golf.

CONTRO: tutte queste migliorie si pagano con un aumento del peso e di conseguenza aumento di consumi e minori prestazioni. Col motore 1200 è letteralmente “fermo”.

CONCLUSIONI: il maggiolino resta in produzione, il cabrio diventa 1303 e lo sarà per sempre fino alla fine dei suoi giorni (gennaio 1980). Il 1303 berlina è la vettura che ha minor valore in assoluto. Occhio a chi vi vuole vendere ottone per oro!

MODIFICHE: frizione migliorata, parabrezza curvo ampliato, nuovi fanali posteriori a zampa d’elefante, cruscotto imbottito di nuovo design (1303), miglioramento del flusso aria interno all’abitacolo (1303), sedili di sicurezza con attacco a tre punti d’ancoraggio.

CURIOSITA’: serie speciali, il “corridore giallo e nero” prodotto in 3500 unità, rarissimo ed introvabile, con verniciatura gialla e cofani neri, motore 1600, interni sportivi, cerchioni da 5,5×15 e gomme 175/70HR15, ma a dispetto del nome non aveva ottime prestazioni! Il “city” ovvero 1303 con motore da 44 CV, e il “1303 big” con motore 1600 e cerchioni da 5,5×15, oltre naturalmente al maggiolino “jeans” con interni fatti del famoso tessuto.

 

VALOREGUIDABILITA’: 8

1974

PRO: continua la storia del 1303 con a fianco ancora il mitico maggiolino

CONTRO: il maggiolone ovviamente è pesante, dovendo scegliere, meglio orientarsi sui modelli con motori più “grossi”.

CONCLUSIONE: alcune migliorie non consentono comunque una lunga vita al 1303 che terminerà di essere prodotto. Continua invece il 1303 cabrio portato al top della guidabilità e fascino.

MODIFICHE: fanali della golf e frecce sui paraurti anteriori (tutti i modelli) alternatore al posto della dinamo solo su USA, spia freno a mano, paraurti modello ’68 anche sullo standard ma verniciati di nero.

CURIOSITA’:in febbraio viene presentata la scirocco, in maggio viene presentata la golf. Esce di scena la vw 412.

 

VALOREGUIDABILITA’: 10

1975-1986

PRO: l’anno 1975 vede la fine del maggiolone (1303) che continuerà ad essere prodotto solo nella versione cabrio, mentre il maggiolino continua la sua lunga carriera con numerose serie speciali da non farsi sfuggire come: silver bug 1981, aubergine o fioriserie 1983, giubileo 1985, queste tra le migliori e da non lasciarsi scappare.

CONTRO: nonostante sia una macchina “perfetta” non è tanto amata dai collezionisti che la snobbano perché troppo “nuova”. Dal 1979 il maggiolino viene prodotto ed importato dal Messico.

CONCLUSIONE: ancora miglioramenti per una vettura destinata ad entrare nella storia.

MODIFICHE: nuovo sterzo a cremagliera sul 1303 cabrio, il 1300 scompare dal listino, cessa la produzione del maggiolino in Germania (1978), cessa la produzione del cabrio (1980), parabrezza stratificato di serie (1981), lavavetro con pompa elettrica sul silver bug, scompaiono le griglie d’aerazione dal cofano posteriore, spia controllo impianto frenante (1982), lavavetro elettrico su tutti i maggiolini (1982), fanali posteriori con base nera anziché grigia (1983), lunotto posteriore grande come sui modelli 1302 del ’72 (1986), lamiera coprimarmitta sagomata (1986). Gli interni delle varie serie speciali sono ormai introvabili.

CURIOSITA’: durante il trasporto in Europa, la nave contenente i maggiolini giubileo affrontò una spaventosa tempesta e le vetture all’interno furono quasi tutte danneggiate, tanto che all’arrivo, si dovette approntare un’apposita catena di montaggio per la riparazione.

 

VALOREGUIDABILITA’: 9 / 8 VALORE PER SERIE SPECIALI