MANUTENZIONE PARTE ELETTRICA (CANDELE, PUNTINE E CONDENSATORE)
Materiale necessario:
– 4 candele (Bosch W8AC o Champion L86C o equivalenti – vedi articolo)
– Puntine
– Condensatore
– Chiave a tubo del 10
– Cacciavite a lama piatta piuttosto grosso
– Chiave per le candele
– Spessimetro
Procedura:
Gli attrezzi che vi servono per questa operazione, a parte le 4 candele nuove, sono la chiave per le candele e lo spessimetro. Per prima cosa controllate che la distanza tra gli elettrodi di ognuna delle candele nuove sia 0,70mm. Per far ciò è sufficiente estrarre la lama da 0,70 dello spessimetro e verificare che entri senza troppo sforzo né gioco eccessivo tra gli elettrodi. Nel caso si rendesse necessario, adeguate la distanza tra gli elettrodi fino a fargli assumere la misura desiderata.
Ora è necessario procedere con la sostituzione delle vecchie candele. Consiglio di procedere una candela per volta, in modo da non staccare più di un cavo candela e non trovarsi quindi nella condizione di non ricordare a quale cilindro corrisponda ognuno dei cavi.
Scelta quindi la candela da cui si vuole cominciare, rimuovere il cavo candela, e per prima cosa, procedere ad un’ispezione visiva delle sue condizioni, in particolare nella zona di attacco con la candela. Nel caso il materiale fosse scheggiato, o molto rovinato, sarà il caso di prevedere la sostituzione dei cavi candela, acquistando dai ricambisti specializzati un apposito set. Sostituiteli tutti, se un cavo è malridotto anche i suoi “colleghi” non saranno certo nel pieno del loro vigore. Operata questa verifica, procedere allo smontaggio della candela. Sui nostri motori l’accesso alle candele è un po’ difficoltoso, e le normali chiavi candele con lo snodo spesso non sono soddisfacenti. Un modo piuttosto comodo di procedere consiste nel procurarsi una chiave a cricchetto con prolunga e apposita bussola da 21 con boccola interna in gomma per trattenere la candela. È fondamentale che la chiave impiegata abbia la boccola che trattiene la candela, pena il rischio che caschi nelle grembialature del motore e la conseguente perdita di molto tempo nel recupero. Procedere dunque con la rimozione della vecchia candela. Prima di rimontare la candela nuova, è consigliabile ungerne leggermente il filetto per facilitare l’avvitamento sulla testa. Procedete dapprima manualmente nell’avvitare la candela nella sua sede (smontando il cricchetto e usando solo bussola e prolunga) e solo quando la candela non procede più a mano, ricorrere al cricchetto per conferire un’ulteriore mezzo giro. Le candele non vanno strette troppo, è inutile e potenzialmente dannoso per la filettatura sulla testa. A questo punto è possibile rimontare il cavo candela, controllando che il montaggio sia accurato, e passare alla candela successiva.
Come si può notare, differentemente da quanto fatto per le candele, per puntine e condensatore non vengono indicati codici di riferimento per facilitare l’acquisto. Il motivo è molto semplice: se, per quel che riguarda le candele, tutti i motori originali Volkswagen montano lo stesso modello, stessa cosa non si può dire di puntine e condensatore.
Fornisco qui a seguito una breve tabella riassuntiva, derivata da un catalogo Bosch, contenente i principali codici ricambio per i motori più diffusi.
Questa tabella non ha la presunzione di essere omnicomprensiva né infallibile, quindi il consiglio è quello di procedere ad uno smontaggio delle parti usurate e, controllatone il codice, procedere all’acquisto di parti equivalenti, presentandosi dal ricambista col campione.
Per far ciò, sarà necessario quindi smontare le puntine e il condensatore.
Per prima cosa si rimuova la calotta dello spinterogeno agendo sulle due clip metalliche laterali.
Ora, per rendervi conto di come funziona lo spinterogeno, con cambio in folle e chiavi della vettura rigorosamente NON nel quadro, fare ruotare a mano il motore (agendo con una chiave del 21 sul dado della puleggia in senso orario). Vedrete che l’albero dello spinterogeno ruota e le puntine hanno un moto alternato, aprendosi e chiudendosi. Perché le puntine siano regolate correttamente è necessario che, a puntine completamente aperte, la distanza tra i due elettrodi sia di 0,40mm.
A questo punto, rimossa per facilitare le operazioni la spazzola dello spinterogeno, è possibile procedere allo smontaggio delle puntine (staccando il faston e svitando la vite con cui sono fissate al corpo dello spinterogeno). L’indice di puntine usurate è la formazione di superfici molto rovinate sui due elettrodi, cioè sulle due parti che entrano in contatto. Possiamo ora smontare anche il condensatore, staccando il cavo che lo congiunge alla bobina, svitando la vite che lo assicura al corpo dello spinterogeno e spingendo verso l’esterno dello spinterogeno stesso il faston a cui erano collegate le puntine. Nei modelli più vecchi questo faston è inserito a pressione, e spesso è necessaria una certa energia per estrarlo dalla sua sede. Sui modelli più recenti invece è mantenuto in sede da una piattina fissata con una vite al corpo spinterogeno: rimossa la piattina sfilare il cavo del condensatore è agevole.
Rimossi i pezzi vecchi, è possibile cominciare a rimpiazzarli collegando il nuovo condensatore, avendo cura di posizionare correttamente il faston nello spinterogeno. Successivamente si possono posizionare le puntine, collegando il filo al faston del condensatore e assicurandole con la vite. Bisogna verificare che la distanza tra i due elettrodi sia corretta, quindi si fa ruotare nuovamente il motore fin quando l’albero dello spinterogeno non fa aprire completamente le puntine, e si controlla l’apertura con la lama da 0,40mm dello spessimetro. Nel caso l’apertura non risultasse corretta, mantenendovi nella posizione di puntine aperte, e mantenendo lo spessimetro tra i due elettrodi, smollate la vite e riserratela poi a regolazione avvenuta.
Non accontentatevi di una regolazione approssimativa, cercate di essere precisi, ne va della prontezza di accensione e della regolarità di funzionamento del vostro motore! A questo punto è possibile rimontare la spazzola rotante, richiudere la calotta….e accendere il motore, per verificare che vada tutto bene e per esultare quando si metterà in moto!
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Articolo pubblicato sul News n 72 di MKC