Parliamo di Cal look. Lo abbiamo gia’ fatto, ma evidentemente c’e’ ancora molta confusione su questo stile, che ormai regna incontrastato in tutto il mondo della customizzazione di VW raffreddate ad aria. Nella nostra ridente penisola sono ancora in molti a contrassegnare con il nome Cal look tutto cio’ che e’ modificato………. e questo non e’ corretto.
due maggiolino Cal-look si sfidano nel loro ambiente naturale: la Drag Strip. Si notino i cerchi Centerline o Erco e lo scarico Stinger.
Proveremo dunque a chiarire le idee di tutti, utilizzando la tecnica piu’ semplice: dire cosa si puo’ fare e cosa no su un vero cal look, pezzo per pezzo. Ma prima ecco un po di storia. Quella del cal look, e’ chiaro. Cal come California, ovviamente, lo stato degli USA forse meno legato alle tradizioni propriamente a stelle e strisce, o forse, semplicemente, quello dove e’ piu’ grande l’ attenzione alla moda e alle novita’ in generale , luogo dove le automobili di importazione hanno sempre riscosso grande successo.
ecco la semplice vettura di John Lazenby, famosa per il suo colore detto “burro di arachidi”. Il proprietario, membro fondatore del club Der Kleiner
Panzers usa cerchi American Racing molto rari.
Cosi’ fu per i maggiolini, che, per di piu’, tra i giovani
della west coast sono spesso stati distintivo di un certo tipo di popolo e bandiera di chi va controcorrente. Come si può capire da ogni episodio di Chips e Starsky and Hutch, comunque, negli anni sessanta e settanta arrivarono nella terra del cinema vere e proprie ondate di vw di ogni modello. Furono i buggisti i primi ad accorgersi delle grandi doti di motricità e leggerezza dei maggiolini, ma subito dopo furono seguiti da chi correva nelle gare di accelerazione, la specialità automobilistica più squisitamente americana.
Il celeberrimo dragster “INCH PINCHER” della Empi, capostipite dell’intero fenomeno Cal-Look
All’ inizio degli anni 70 vetture famose come l’Inch Pincher della EMPI o il Deano Soar di Dean Lowry (ben preparate da veri talenti del motore) furono in grado di portare alla ribalta assoluta le piccole VW,
che potevano battere sul quarto di miglio vetture con cilindrata fino a cinque volte superiore e otto cilindri a v sotto il cofano…. L’eco di queste vittorie sportive fu enorme e ben presto divenne molto popolare esibire in strada una VW modificata per battere al semaforo le famose muscle car americane.
Ci fu all’inizio un po’ di confusione di stile, ma finalmente un certo Greg Aronson, della contea di Orange, realizzo’ una vettura bianca tanto bella e semplice da diventare un nuovo punto di riferimento.
La stessa auto conquisto’ anche la copertina della celeberrima rivista HOT VWS: che sanciva nel Febbraio 1975 la nascita di un nuovo stile custom : il California look
tipica espressione di vettura Cal-Look: niente cromature. Caratteristico il colore marrone fortemente anni 70. Bello lo specchietto a pallottola.
Per spiegare meglio cio’ che i giovani californiani degli anni settanta amavano modificare , non ci rimane che separare gli argomenti, o meglio, le varie parti della vettura e analizzarle a fondo una per una.
Seguendo passo a passo questo vademecum, si otterrà cio’che oggi si chiama vettura “old school”, aderente cioe’ nella sua totalità all’idea originale di Cal look.
SCELTA DELLA VETTURA: Va bene qualsiasi modello berlina fino al 67. Un lunotto ovale garantisce un risultato strepitoso ( specialmente per il parabrezza basso). Un due vetri non e’ invece molto coerente, visto che nella California dei primi settanta pare proprio ce ne fossero pochissimi.
Ottimo un modello 1967, in grande voga oggi per le particolarita’ che lo rendono unico. Molto freschi, e non solo per l’aria, tutti i modelli con tetto apribile in tela.
Evitate come la peste i modelli 12 v e come la morte i maggioloni 1302-1303. non sono per niente adatti a questo stile. Lasciateli a chi ha in mente un bel german look. Non abbiate timore di rovinare auto troppo
antiche e preziose. L’umanita’ ha fatto una discreta scorta di vw, e, quando noi saremo morti, esisteranno ancora tanti ovali scrupolosamente originali…. Del resto il cal look vero e’ uno stile di gusto e INDISCUTIBILMENTE STORICO. Se procederete correttamente non potrete che ricevere consensi.
tre immagini di una vettura molto importante. Costruita da Greg Aronson conquisto’ la copertina della rivista “Hot Vw’s” del febbraio 1975. Questa uscita sanci’ la consacrazione mondiale del Cal-Look , nato in seno al club Der Kleiner Panzers di Orange County di cui Aronson fu colonna portante.
COLORE: Buono ogni colore di gamma, che rappresenta la scelta migliore. Da evitare tutto cio’ che NON sia pastello. Vietato perciò ogni tipo di metallizzato e perlato. Sconsigliabili anche colori pastello di gusto troppo moderno. Cercate di entrare nel corretto spirito retrò se volete inventare da voi una tinta appropriata. Guai a chi osa solo pensare un bicolore.
CARROZZERIA: un vero cal look dovrebbe avere un aspetto molto “liscio”, privo cioè di modanature e profili. Semplificare e’ la parola d’ ordine: via senza paura i profili della fiancata e del cofano, come pure quelli nelle guarnizioni dei vetri. Si imitano cosi’ facendo i dragster dell’epoca, da cui si toglieva ogni sporgenza per migliorare l’aerodinamica .
Scegliete voi se eliminare o meno il profilo della pedana, ma tenete presente che e’ idea comune non esagerare .Eliminando troppe componenti si rischia di togliere carattere alla vettura. In un vero cal look,
infatti, le maniglie del cofano e delle portiere rimangono al loro posto, ben cromate e lucide.Decidete quindi se eliminare o meno i deflettori dalle portiere, adottando un cristallo in un solo pezzo: il risultato e’ esteticamente il massimo ma il deflettore e’ tanto comodo…. Se volete, annerite i vetri. A meta’ degli anni settanta i cristalli fumè erano già ampiamente in voga.Soffermatevi poi a considerare il cofano posteriore.
due maggiolini rossi molto simili rendono evidente la diversa resa di due tipi di paraurti : Buggy Bar per quella vista di fronte, T Bar per l’altra. Entrambi sono di grande effetto. Cerchi Big Wheels per la prima, American Racing per la seconda.
Vale tutto, potete: – lasciarlo così com’e’( ma a patirne sarà il raffreddamento del vostro supermotore), – adottare un costoso cofano cabriolet 6v con griglie – montare delle staffe per lasciarlo aperto nella parte superiore – usare uno di quei fantastici cofani in vetroresina di disegno squisitamente anni settanta.In ogni caso il risultato sarà di grande effetto. Passiamo ora ai paraurti, che non devono esistere. Tassativa e’ la loro rimozione. Potete anche tenerli, ovvio, la macchina e’ vostra ,ma non dite in giro che si tratta di un Cal look se opterete per questa scelta. In alternativa potete adottare i cosiddetti T bar ( paraurtini a t) oppure gli archetti cromati (detti buggy bar) molto somiglianti, per intenderci al tubo che orna il paraurti anteriore della fiat 500 L . E’ contemplata anche l’assenza totale di paraurti. Specchietti? Bene gli originali, molto bene quelli cromati fatti a pallottola. Fuori discussione quelli di plastica. Le pedane, con o senza profilo devono rimanere originali (di gomma). Evitate pedane verniciate in tinta, o di alluminio lucidato ecc…
Un esempio perfetto di vettura “vecchia scuola”: corretti i vetri in un pezzo unico, le gomme posteriori slick, il rollbar.
Vietate le appendici aerodinamiche di ogni genere, che vi farebbero cadere in errore.Vietato l’alluminio mandorlato, il finto carbonio, vietati gli spruzzavetro illuminati di blu, i tappi finto racing e tutti gli altri particolari che saprebbero rendere ridicola anche un’auto moderna. Adesivi? Per essere puristi solo quello del club, al posto dello stemma rotondo vw sul cofano bagagli. Sembra pero’ che ultimamente sia molto “in” tappezzare i finestrini posteriori di sticker americani di annata ( es. STP, Pennzoil, GeneBerg, Simpson, Firestone, Moon ecc.). Fate voi….N.B.: sebbene l’eliminazione dei profili vada via via scomparendo, per lasciare il posto ad un look piu’ conservativo, dove le cromature rimangano al loro posto, la reale moda degli anni settanta era quella di una vettura semplificata.
L’usanza di mantenere le modanature mostra l’esigenza di non precludere il ritorno all’originalita’ in caso di eventuali pentimenti. Cio’ e’ evidente: si consideri che negli anni settanta le vw a sei volts erano semplicemente delle vecchie auto;oggi invece il discorso cambia…se avete paura che un’auto elaborata possa a lungo andare stancarvi , potete anche lasciare i profili al loro posto senza perdere l’onore….ma ricordatevi che questo vuol dire non andare fino in fondo. Siamo o no appassionati di tendenze classiche? Recuperiamole allora in tutto e per tutto!!!
Un esempio atipico: Cal-Look su base due vetri. Dissacrante per alcuni, mantiene uno stile pulito e sobrio. Marmitta T-Bird e cerchi BRM completano una vettura accesa da un bel verde bottiglia retro’. Belle anche le frecce anteriori americane.
ASSETTO, CERCHI E PNEUMATICI Ricordiamoci sempre che vogliamo imitare il look di un dragster, perciò manteniamo l’assetto puntato marcatamente verso il basso esclusivamente per l’avantreno e differenziamo
notevolmente la gommatura tra asse anteriore e posteriore. Il risultato sarà una macchina aggressivamente inclinata in avanti. Se volete esibirvi in realizzazioni non inclinate con delle gomme larghe anche davanti siete sempre padroni di farlo, ma, ancora una volta, il California look non e’ il vostro stile
Principe indiscusso del cal-look e’ il cerchio BRM. Prodotto in origine dalla factory inglese di Graham Hill e distribuito dalla EMPI, era ulraleggero,fragile e da pulire di continuo perche’ realizzato in magnesio. Oggi gli esemplari in magnesio sono ultra rari ma sono disponibili le belle repliche Flat4 ad un prezzo piu’ o meno popolare.
Quale cerchio scegliere? Principe del Cal look e’ il cerchio BRM, si sa. Ma si sa anche che ultimamente e’un po’ inflazionato , come del resto il fuchs di origine Porsche o l’EMPI margherita lucidato. Intendiamoci, sono tutti dei mostri sacri e vanno benissimo , ma perchè non cercare qualcosa di piu’ esclusivo? Mettetevi però l’
anima in pace….le alternative valide sono tutte molto costose! Del resto, il look di una vettura si caratterizza principalmente per cerchi , gomme e assetto, su cui non e’ il caso di risparmiare . .
Cerchio EMPI Sprintstar in lamiera stampata: erano disponibili cromati o verniciati in grigio metallizzato. In entrambi i casi le lunette centrali erano verniciate di nero. molto costosi oggi gli originali ma anche qui si puo’ optare per le repliche FLAT 4, che pero’ non sono fedeli come nel caso dei BRM.
Ottimi sono, per esempio, i cerchi Centerline 5 fori lucidati a specchio, con o senza vitine ( che siano originali! Le imitazioni sono penose). Bellissimi anche gli American Racing Torque Thrust D, iperclassici delle competizioni americane. Valida anche la replica dei cerchi empi Sprintstar proposta dalla giapponese Flat4, diversa dall’ originale in qualche dettaglio ma di ottima qualita’. Abbiamo parlato solo di cerchi disponibili sul mercato del nuovo.
Cerchi EMPI 5 razze: un classico. gli originali erano scomponibili per poter cambiare da se’ i pneumatici. Decenti le repliche in circolazione anche sono stampate in un sol pezzo.
Esistono un sacco di altre opzioni originali dell’epoca, ma sono introvabili e decisamente fuori dal seminato
parlando di prezzi. Scegliamo ora l’assetto: mai abbassare dietro! Ma davanti e’ necessario: Piu’ si va giu’, meglio e’. Tutto dipende dalla vostra voglia di subire gli asfalti che siano meno lisci di un biliardo : ne va della vostra dentiera! Utilizzate,se volete un comfort maggiore, i costosi fuselli ribassati, altrimenti optate per un avantreno regolabile.
Tipico disegno dei cerchi CENTERLINE O ERCO, forse i piu’ leggeri mai realizzati per un maggiolino.Sono costituiti da due semigusci in lamiera di alluminio stampata saldati al centro.Si possono comperare nuovi perche’ la produzione non e’ mai stata interrotta.
Ultima tendenza pare essere quella di stringere il piu’ possibile la carreggiata anteriore tagliando una fetta di avantreno, ma anche questo e’ facoltativo. Ecco le misure di gomma ideali: 125 o 135/15 davanti , 195 o 205/15 dietro. Scegliete misure di cerchi differenziate ove possibile : 4 o 4,5davanti , 5,5 o 6dietro. Queste misure vi garantiranno di raggiungere le proporzioni perfette che ogni Cal look deve avere.
Cerchi fuchs: forse i piu’ gettonati insieme ai BRM. qualita’ porsche, niente da aggiungere.disegno fantastico e classico.disponibilita’ sul mercato elevata.Depredate una 911.
E’ Bella e gustosa l’idea di tenere in garage due cerchi posteriori muniti di gomme slick da 15×7”( sceglietele rigorosamente da accelerazione, a spalla alta, quelle talmente morbide che la spalla fa le rughe ad ogni partenza) magari Firestone o Hoosier. Servono raramente, ma e’eccitante pensare di montarle una sera d’estate per far mangiare la polvere al duro del villaggio che si crede imbattibile.
Cerchi American Racing “Torque Thrust D”: un ipercult per vetture usa. li troviamo davvero ovunque dopo gli anni 50. si comperano nuovi sul catalogo mooneyes.
Slick, che magia…..E pensare che molti californiani hanno provato a intagliarne il battistrada per renderle semi legali riuscendo benissimo nel loro intento! N.B. se nel vostro paese i bulli vanno tutti a letto presto non buttate via le slick: potete sempre riutilizzarle nelle gare di accelerazione in voga nei grandi raduni europei.
FRENI: La maggior parte dei Cal look, anche quelli meglio realizzati e più veloci, conserva i freni originali a tamburo. Il motivo e’ che il Cal look e’ una vettura da accelerazione e in questa specialita’ i freni servono a poco. Se volete maggiore sicurezza non e’ pero’ deprecabile montare degli impianti a disco piu’ potenti, ricordatevi comunque della scarsa gommatura anteriore e della necessita’ di mantenere, per un look consono, un mozzo a 5 fori larghi.
Sempre American Racing ma con attacco vw sei volt. scordateveli. sono introvabili. Usate quelli sopra.hanno attacco chevrolet ma esistono gli adattatori per maggiolino
Il blocco idraulico dei freni anteriori e’ un bel giocattolo:serve per facilitare i fumosissimi burnout all’ americana (sgommate da fermo) che sono utili solo con gli slick perche’ scaldare le gomme stradali per la partenza non serve a niente, ma regalano un uno spettacolo pittoresco….
Cerchi Rader: distribuiti in origine dalla empi.Hanno un look elegante e datato.Disponibile la bella replica BBt
Cerchi E.T. mags: look american racing ma con attacco vw. di discreto successo all’epoca sono oggi replicati da FLAT 4 molto fedelmente.
INTERNI: Due sono le scuole di pensiero, una e’ piu’ legata allo spirito corsaiolo, l’altra a quello chic. Volete realizzare una vettura grintosa? Sedili a conchetta anni settanta senza poggiatesta. Roll bar solo ed esclusivamente posteriore, niente radio, pannelli porta in alluminio.Preferite il lusso? Usate sedili in pelle della giusta epoca e un bello stereo.. Anche se scegliete la soluzione elegante non esagerate: L’anima sportiva deve rimanere.
Volante LECARRA’ in pelle nera. cruscotto imbottito, manometri VDO, leva cambio a “t”:un canone di interno cal-look.
Niente piccole Rolls Royce con radica e moquette a pelo alto. Come per l’esterno, niente carbonio. Se avete dei pruriti sfogatevi con l’alluminio……intendo il foglio serio lucido e sottile ( NON quello adesivo che vendono al Gigante per gli scooter). Il mandorlato e’ “out”:dimenticatevi della sua esistenza….anzi, fate finta che sia sempre stato unicamente un dolce. Sempre irrinunciabile una fantastica leva del cambio a T: Gene Berg, Scat, Flat 4 sono le migliori.
Volante MOTOLITA, strumenti aggiuntivi EMPI. Gli americani chiamano “FAT BISCUIT” I rettangoloni soffici formati dalle cuciture dei pannelli porta e dei sedili.
Usate pure un volante in legno Flat 4 o Motolita ( anche se all’ epoca i piu’ usati erano sempre i Motolita ma di pelle nera, con le razze anodizzate nere). Come alternativa considerate il classicissimo volante americano Grant, disponibile in legno o vinile, con vari diametri e profondita’ di calice. No assoluto ai volanti Momo e ai sedili Sparco, E’roba da Punto GT , quella. Usate una bella strumentazione che sia tassativamente dell’epoca.
Ecco un bel cruscotto su base lunotto ovale:gli strumenti sono collocati al posto della griglia dell’altoparlante. molto in voga anche le fantasie plaid o scozzesi.
Cruscotto custom in plexiglas, batteria di strumenti SMITHS, volante GRANT, sedili anatomici e fat biscuits. ecco la ricetta sportiveggiante scelta da Greg Aronson per l’interno del primo cal-look della storia vw.
Ottima e’ la serie di strumenti Moon ma appropriata anche una batteria di orologi VDO neri. Bene anche la strumentazione empi, oppure quella originale. Integratela pero’ con un bel contagiri Autometer (una delle poche concessioni alla modernita’ che e’ tollerabile, anzi, doverosa.), di quelli enormi con la luce spia del fuorigiri. Irrinunciabili le costosissime cinture simpson a 4 punti. Sceglietele di un colore discreto.
Nuovamente fat biscuit e volante LECARRA’ davanti a manometri VDO.
MOTORE Il Cal look , come avrete capito, e’ prima di tutto una macchina veloce. Per essere rispettabili occorre scendere almeno sotto i quindici secondi sul quarto di miglio. Ma la velocita’ costa piu’ di ogni cosa…. Beh, se ve la sentite ancora, ecco i requisiti di un motore veramente cattivo:
Motore cal-look d’annata: gusto sobrio, poche cromature, grande attenzione alla potenza: puleggia inferiore piccola, spinterogeno BOSCH O10, carburatori WEBER 48 IDA.
-albero motore bilanciato e contrappesato per reggere gli alti regimi. -volano alleggerito -bielle racing – serie canne e pistoni cilindrata maggiorata -teste”street eliminator” -due carburatori a doppio corpo Weber 48 ida ( bene anche gli idf ma non sono un mostro sacro come gli IDA) -marmitta 4 in 1 con stinger (tromba conica lunga 50 cm) in gara e turbo muffler o glasspack sulla strada. Evitate altre marmitte diverse da quelle citate per favore. Sono le uniche plausibili….
stesso look, stesso fine:bruciare gli avversari al semaforo.
Evitate i motori troppo cromati e le ventolone porsche. Che il motore sia un tipo uno!! In California si fa
cosi’. Punto e basta ! Il tipo quattro sa piu’ di wurstel e crauti che non di sole e surf. NOS? Turbo? Fate, fate pure… ma se non riuscite a battere gli aspirati con questi artifizi, eliminateli in segreto senza farvi vedere da nessuno. Queste deroghe alla filosofia, infatti , sono concesse solo a chi va davvero forte. Gli altri meritano i fischi.
Ancora WEBER 48 IDA: questi carburatori nacquero per equippaggiare in quattro unita’ gli otto cilindri big block montati dalle AC COBRA di Carrol SHELBY…..Che in persona ne vendette un grande numero ad un certo GENE BERG……
CAMBIO Originale regge fino a circa 120cv. Dopo serve un bel Rancho, con il super differenziale e una bella cura di irrobustimento. Semiassi da corsa. Il cal look, lo ricordiamo ancora una volta,e’ una vettura da accelerazione.
Marmitta modello doppio “T-Bird”: bella ma soprattutto un simbolo del Cal-Look. Disponibile anche in versione singola e’ molto rauca nel rombo.
Percio’ e’ inutile allungare i rapporti del cambio. Anzi, e’ controporoducente. Se volete correre sul filo dei
duecento da Milano a Parigi comperatevi una Golf, o progettate un german look.
Scarico stinger: un must sui campi di gara: si applica in cinque minuti a qualsiasi “quattroinuno”. Notate che il bordo inferore del tubo e’ consumato dalle numerose impennate in partenza.
Il cal look serve per punire le delta integrale al semaforo. Vi assicuro che si puo’ fare. Ma bisogna crederci, e
investire…. .INVESTIRE MOLTO!
Scarico tipo Turbo Muffler : di gusto moderno abbina prestazione e silenziosita’.