Time Rewind : Wolfsburg
Gira da anni su Internet una bella foto d’epoca di una coppia di giovani ragazzi fine anni ’40 che ascolta musica in un prato, sorridenti e gioiosi, i ricordi della Guerra già lontani. Dietro di loro, uno splendido cabriolet.
Recentemente,Hayburner magazine ha pubblicato un’altra foto, più rara, di una ragazza sorridente a bordo di un identico cabriolet.
Ma guarda un po’, è proprio identico…ma vuoi vedere che…
Ma certo: la ragazza è la stessa! Pure l’anello sul dito medio della mano destra lo prova!
E l’abito? Be’, forse no: uno è scamiciato, l’altro ha le spalle coperte.
Però, aspetta, fammi vedere meglio: pare lo stesso abito. Anzi: è proprio lo stesso abito, con le spalline staccabili tramite bottoni.
Troppe le coincidenze (angolazione della luce compresa): le due foto sono state certamente scattate nella stessa occasione.
Anche il parasole lato guidatore è in entrambe in posizione completamente sollevata. Mentre lo specchietto retrovisore è spostato: magari un colpo col braccio da parte della ragazza togliendosi le spalline, oppure semplicemente per darsi un occhio al trucco.
E la targa dell’auto?
Dunque, vediamo: “BN” era la sigla dei territori occupati della Bassa Sassonia (Niedersachsen), sotto controllo inglese. La Bassa Sassonia comprende importanti città, fra cui Hannover e Wolfsburg.
Già: Wolfsburg…
E quel bel palazzo là dietro nella foto dei due sorridenti?
Chissà, potrebbe essere Hannover. Ma ad Hannover non si ricordano palazzi simili.
Allora proviamo Wolfsburg. Dunque, prima della Guerra e della costruzione della grande fabbrica Volkswagen, la città era solo un villaggio di nome Hesslingen. Il solo monumento significativo era il castello di Wolfsburg, che poi diede il nome alla costruenda città.
Il castello di Wolfsburg…vediamo un po’ una foto moderna…
E ma…ma certo!
Guarda quella sequenza di finestre: in particolare quella in basso a destra nel riquadro rosso, unica singola fra tutte finestra doppie. E’ lui: il palazzo nella foto storica è il castello di Wolfsburg!
Noi qui ci fermiamo e lasciamo a voi immaginare la storia di quei due gioiosi ragazzi: due tedeschi sopravvissuti agli orrori della guerra? Un ufficiale inglese agli ordini di Ivan Hirst che lavorava alla fabbrica Volkswagen, che in un momento di pausa intrattiene una ragazza del posto? E il fotografo? Chissà…
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